Casati Modignani Sveva - 2013 - Palazzo Sogliano by Casati Modignani Sveva

autore:Casati Modignani Sveva
La lingua: ita
Format: mobi, epub
Tags: General, Fiction
ISBN: 9788873399056
editore: Sperling & Kupfer editori
pubblicato: 2013-09-16T22:00:00+00:00

Scese il silenzio. Edoardo alzava la voce raramente, ma quando lo faceva, sia in casa sia in laboratorio, si zittivano tutti. Quella sera Gianni rivolse al padre un'occhiata di sfida e strillò con una vocina isterica: «Tu te la prendi sempre con noi. Con me, soprattutto. Tanto lo sappiamo che Cristina e Saverio sono i tuoi preferiti».

Orsola sibilò: «Chiedi subito scusa a papà».

Il ragazzino, che aveva dieci anni, si stava rivelando un ribelle. Orsola si disse che doveva esserci una ragione se quel figlio, che lei prediligeva, era più complicato degli altri. In ogni caso, quella sfida non poteva essere ignorata. Si alzò, andò vicino a lui e gli sussurrò all'orecchio: «Ti voglio bene, mio piccolo tesoro. Chiedi scusa a papà e saprò che anche tu me ne vuoi».

Il piccolo chinò lo sguardo sul piatto e disse con voce limpida: «Papà, scusami».

«Grazie Gianni per aver riconosciuto il tuo errore», rispose Edoardo. Poi si rivolse a Orsola e le domandò a fior di labbra: «Che cosa gli hai detto per ammansirlo?»

«Che gli voglio bene», mormorò lei.

«Tutto qui?»

«Ti sembra poco?»

«Sei fantastica, Orsetta mia», commentò lui, sottovoce.

Il lunedì successivo arrivarono a Milano nel tardo pomeriggio. Infilato sotto la porta di casa trovarono un biglietto di Damiana per l'amica. Orsola lo lesse e riferì al marito: «Ci avverte che rincaserà tardi e, comunque, domattina mi accompagnerà in ospedale».

«Allora chiamala e dille che dorma sonni tranquilli, perché stavolta ci sono io.»

«Lo faccio subito», replicò lei e si isolò sul terrazzo, armata di cellulare.

«Ci sarà anche lui ad aspettarti», l'avvertì l'amica.

«Lo immaginavo. Va bene così. Ci vediamo domani sera», annunciò e chiuse la comunicazione.

Cenarono in casa con le provviste che erano nel freezer e andarono a letto presto.

Mentre si infilava sotto le lenzuola, Orsola ricordò le notti che aveva trascorso con Alberto.

Il senso di colpa nei confronti di Edoardo le pesava sul cuore come un macigno. Si sentiva colpevole del proprio silenzio sull'attrazione che provava per il medico e si dibatteva tra il bisogno di essere sincera con Edoardo e la paura di infliggergli un dolore inutile perché sapeva che la storia con Alberto non sarebbe durata. Dal soggiorno le arrivò la voce di suo marito che dialogava al telefono con i figli.

«La mamma sta riposando e voi comportatevi bene, perché ha bisogno di tanta serenità», stava spiegando a uno di loro.

In quel momento sentì di amarlo ancora di più per tutte quelle piccole e preziose attenzioni.

Quando lui la raggiunse, lei dormiva già.

Il mattino seguente, in ospedale, dopo essersi sottoposta al prelievo del sangue, Orsola stava cercando con il marito un posto dove sedersi, in attesa che qualcuno la chiamasse per gli altri esami; a un tratto dal fondo del corridoio, con la sua falcata inconfondibile, avanzò verso di loro Alberto. I lembi del camice bianco si aprivano a ventaglio sulla camicia immacolata e a Orsola parve che l'Arcangelo Gabriele aprisse le ali per volarle incontro.

Lui aveva scorto sia lei sia Edoardo e li salutò, poi si rivolse a Edoardo e disse: «Vado a chiedere che

scaricare

Disconoscimento:
Questo sito non memorizza alcun file sul suo server. Abbiamo solo indice e link                                                  contenuto fornito da altri siti. Contatta i fornitori di contenuti per rimuovere eventuali contenuti di copyright e inviaci un'email. Cancelleremo immediatamente i collegamenti o il contenuto pertinenti.